Avevo aperto il seminario anche a studentesse e studenti degli altri corsi di laurea. E così Massimiliano e Giulia si era incontrati, conosciuti e frequentati.
Capirete la mia sorpresa quando, una ventina di giorni fa, Massimiliano mi scrive. E mi dice che vorrebbe incontrare Giulia, qui a Verona.
Lei deve frequentare un corso di aggiornamento – una summer school – e lui le ha proposto di vedersi.
- Gemini (versione Pro)
- ChatGOT (versione 4.1)
- Modus
Il prompt per guidare l’analisi dei messaggi
Sei uno Psicologo della Comunicazione. Ti allego il Messaggio 1 e il Messaggio 2. Ti chiedo quanto segue:
– Dammi una tua interpretazione di ciascun messaggio
– Identifica lo scopo di ciascun messaggio
– Identifica l’intento di ciascun messaggio
– Dimmi cosa esce da questa interazione
– Dimmi quali possono essere gli sviluppi di questa interazione
La lettura critica dell’analisi della comunicazione tra Giulia e Max
Le analisi si basano principalmente sui cinque assiomi della comunicazione di Paul Watzlawick:
Non si può non comunicare: ogni comportamento ha valore comunicativo
Contenuto e relazione: ogni messaggio trasmette informazioni e definisce la relazione
Punteggiatura delle sequenze comunicative: l’interpretazione dipende dalla prospettiva relazionale
Comunicazione digitale e analogica: verbale e non verbale si integrano
Interazioni simmetriche e complementari: basate su uguaglianza o differenza
L’analisi utilizza, poi, il concetto di metacomunicazione, ovvero “la comunicazione sulla comunicazione stessa”, che aiuta a comprendere i livelli impliciti sottostanti.
Emerge anche l’applicazione della teoria del doppio legame di Bateson, che identifica situazioni comunicative contraddittorie dove esistono messaggi in conflitto a livelli diversi (verbale e non verbale).
L’approccio sistemico-relazionale considera gli individui non come entità isolate, ma all’interno dei sistemi relazionali di cui fanno parte, con particolare attenzione alle dinamiche circolari piuttosto che lineari.
Le analisi evidenziano pattern di ambivalenza strutturale, dove i messaggi esprimono contemporaneamente desiderio e distanza, avvicinamento e allontanamento.
I punti di forza dell’analisi con l’IA
Va detto che le analisi applicano in modo corretto i principi della pragmatica della comunicazione, distinguendo tra livello manifesto e livello latente dei messaggi.
L’analisi considera in contemporanea tre aspetti del comunicare tra Giulia, laureata in Lingue, e Massimiliano, avvocato in un’impresa del terzo settore:
Sintattici: struttura linguistica dei messaggi
Semantici: significato esplicito delle parole
Pragmatici: effetti comportamentali e relazionali
Viene rispettato il principio di sequenzialità temporale della comunicazione, analizzando come ogni messaggio influenzi il messaggio successivo.
Le analisi tengono conto del contesto relazionale di un’amicizia di 12 anni, risalente ai tempi dell’università, che è un elemento cruciale per l’interpretazione sistemica.
L’analisi dei frame interiori
L’analisi dei “frame interiori” di entrambi i comunicanti riflette l’approccio fenomenologico della teoria sistemica della comunicazione.
La distinzione tra scopi espliciti e intenti impliciti è coerente con la teoria della metacomunicazione.
Le previsioni sui possibili sviluppi dell’interazione sono fondate, a livello di metodo, sui pattern comunicativi identificati identificati nello scambio di messaggi.
I pregiudizi di genere
L’analisi di Giulia tende a interpretare i suoi comportamenti attraverso stereotipi di genere:
La sua organizzazione temporale viene vista come “controllo” piuttosto che come competenza gestionale
I suoi vincoli familiari sono interpretati come “scuse” anziché come responsabilità reali
La sua cautela comunicativa è etichettata come “ambivalenza patologica”
Il doppio standard di valutazione
Assistiamo, poi, a un doppio standard valutativo, leggendo le analisi condotte con l’intelligenza artificiale sulla comunicazione tra Giulia e Massimiliano:
I comportamenti di Massimiliano (flessibilità, comprensione) sono valutati in maniera positiva come “intelligenza emotiva”
Gli stessi comportamenti di Giulia (gestione dei vincoli di lavoro, programmazione della sua attività) sono interpretati come “evitamento” o “difesa”rispetto alla proposta comunicativa di Massimiliano
Il pregiudizio relazionale
Le analisi condotte dall’Intelligenza Artificiale danno per scontato, e presuppongono, che l’incontro fisico sia l’obiettivo “naturale” e “sano” della relazione tra Giulia e Massimiliano, svalutando altre forme di connessione.
L’ambivalenza – peraltro basata su quanto scritto da Massimiliano nei suoi prompt all’IA – da parte di Giulia viene interpretata come disfunzionale.
Perché deve essere giocoforza disfunzionale? Potrebbe rappresentare, invece, una forma matura di gestione dei confini relazionali.
Giulia può aver deciso di fissare – magari controvoglia – alcuni paletti nella relazione d’amicizia con Massimiliano.
I modelli corretti e i bias di conferma
Le analisi svolte con l’Intelligenza Artificiale assumono in modo implicito che esista un modello “corretto” di relazione interpersonale.
Non considerano, insomma, la diversità culturale nei modi di gestire le relazioni.
Le analisi tendono a interpretare i dati in modo da confermare l’ipotesi iniziale di “ambivalenza problematica” di Giulia. In questo modo, trascurano interpretazioni alternative sul significato della comunicazione con Massimiliano.
Gli analisti, inoltre, non hanno consapevolezza del loro modo di ragionare, dei loro frame mentali, dell’impostazione psicologica a cui si rifanno. In questo modo non considerano come le loro aspettative teoriche possano influenzare l’interpretazione dei dati.
La comunicazione del “qui e ora”
Vi è poi un “presentismo comunicativo”. Le analisi privilegiano l’analisi del “qui e ora”, senza considerare nella maniera adeguata l’evoluzione storica della relazione tra Massimiliano e Giulia. E i suoi cambiamenti nel tempo.
Possiamo così dire che le analisi dimostrano una solida competenza tecnica nell’applicazione delle teorie della comunicazione sistemica, in particolare quelle della Scuola di Palo Alto.
Tuttavia, quelle stesse analisi rivelano anche significativi pregiudizi interpretativi.
Sono proprio quei pregiudizi a livello di interpretazione a compromettere l’oggettività dell’analisi, specie riguardo ai ruoli di genere e alle aspettative relazionali normative.
Una revisione critica di queste analisi – condotte con i modelli ChatGPT 4.5, Gemini Pro e Manus di Intelligenza Artificiale – richiederebbe l’adozione di una prospettiva più neutrale e interculturale.
Serve, insomma, un’angolazione che – con spirito empatico – consideri la legittimità di diverse modalità relazionali, senza imporre modelli normativi precostituiti.
Questo è una prima serie di valutazioni che mi sento di fare dopo aver studiato l’analisi svolta dall’Intelligenza Artificiale su uno scambio di messaggi tra Massimiliano e Giulia.
Il loro è un tipico caso di comunicazione a distanza, via smartphone.
Puoi leggere lo studio completo nella mia newsletter riservata agli abbonati. Lo trovi qui: Comunicazione e pregiudizi. Come pensa l’Intelligenza Artificiale.
Maurizio F. Corte
- Maurizio F. Corte, giornalista professionista, scrittore per i media e media educator, è docente a contratto di Comunicazione Interculturale nei Media al Centro Studi Interculturali dell’Università di Verona e coordinatore didattico del Master in Intercultural Competence and Management
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